giovedì 27 agosto 2009

Art Session: Egon Schiele


“Alcuni dipinti di Schiele hanno lasciato intendere che egli poteva portare alla luce l’intimo dell’uomo ed ecco che la vista di ciò che è accuratamente nascosto faceva orrore, perché è fetido e rognoso e colpito da un divorante disfacimento. Egon Schiele ha osservato i volti e li ha dipinti, volti che ammuffiscono pallidi e sorridono afflitti, e che assomigliano ad espressioni di vampiri a cui manca il cruento nutrimento; volti di invasati le cui anime sono purulente e che lasciano coagulare i loro dolori indicibili in rigidità da maschera. Ed ancora volti che offrono una raffinata sintesi visiva della vita interiore umana in tutte la più sfumate manifestazioni visibili dell’almanaccare, del meditare, del riflettere, del sognare e dell’essere appassionato, del male e del bene, dell’intimo, del caldo e del freddo. Egli ha visto occhi glaciali nei volti umani e li ha dipinti, rilucenti nei pallidi colori della putrefazione; ha percepito la morte sotto la pelle. Con grande stupore ha osservato mani intirizzite e deformate ed impacciate, con la pelle rugosa e le unghie gialle. […] Non lo si comprende, se si ritiene che abbia dipinto tutto questo per una perversa predilezione.”
[Arthur Roessler]



mercoledì 26 agosto 2009

domenica 9 agosto 2009

Gigiballa

C’era a Livorno il “parterre” (così veniva chiamato), un giardino zoologico che fortunatamente oggi è rimasto solo giardino. Gli animali sono stati trasferiti agli inizi degli anni ’90.
Tra questi animali ce n’era uno in particolare, un orso bruno che veniva chiamato da tutti i livornesi Gigiballa. Questo nome derivava dal fatto che quest’orso ballasse veramente. Era l’attrazione dello zoo. I genitori portavano i figli a vedere lo “spettacolo” di questo animale e tutti ne ridevano.
La verità però era che l’orso “ballava” perché aveva male ad un dente. E, ballando, emetteva un urlo quasi angosciante, come richiesta d’aiuto.
Quest’orso è morto, all’età di 33 anni (età considerevole per un orso), nell’estate del 2007 nella riserva naturale dell’Orecchiella, in provincia di Lucca, dove era stato trasferito nel ’92.
Non voglio aggiungere alcun giudizio personale sulle persone che sapevano del malessere dell’orso ma non presero provvedimenti perché rimanesse un attrazione. Come disse qualcuno, “ai posteri l’ardua sentenza”.
Vi lascio però con la canzone che ha portato alla luce questa storia.


Bobo Rondelli
“Gigiballa”

La mia mamma mi portava a vedere Gigiballa,
era un orso che ballava perché un dente gli doleva.
E balla ancora Gigiballa!

E la gente accorreva per vedere Gigiballa.
E la gente applaudiva, e nessuno provvedeva.
E balla ancora Gigiballa!

News dal mondo #1

George Vera.
Probabilmente questo nome non vi dirà nulla. Neanche io lo avevo mai sentito fino a 2 minuti fa, quando ho letto che questo ragazzo di 25 anni e di 227 chilogrammi, detenuto in una prigione texana, teneva una pistola nascosta tra le sue maniglie dell’amore. Andava in giro per il carcere gasandosi con gli altri detenuti di poter sparare in qualunque momento.
Ha fatto l’errore di confessare il suo segreto ad un secondino ed ora, oltre all’accusa di vendita di cd falsi, s’è beccato un’accusa per detenzione illegale di arma da fuoco.
Non lo dico sarcasticamente, lo penso seriamente: un vero genio!