venerdì 23 luglio 2010

Il test di Bechdel

Gironzolavo su Lega Nerd quando ho trovato un post piuttosto interessante…
È raro che ci si faccia caso (almeno, io l’avevo sentito dire un paio di volte, ma non mi sono mai applicato nell’appurarlo), ma nella stragrande maggioranza delle pellicole cinematografiche la presenza delle donne è ridotta all’osso.
Chi ovviamente non ci sta sono le femministe; ma al di là delle ideologie, questo fatto fa capire come la società sia incentrata molto sul concetto che sia l’uomo a mandare avanti il mondo.
Personalmente ho anche io delle mie idee sulla questione, idee che potrebbero essere considerate anch’esse maschiliste, ma che in realtà non lo sono… tuttavia non starò a riproporle qui.
Tornando al discorso di cui sopra, per capire se in un film le donne hanno effettivamente un ruolo, basta eseguire il cosiddetto test di Bechdel.
È molto semplice, basta analizzare un film ponendosi tre domande:
    1) Ci sono almeno due donne con un nome fra i protagonisti?
    2) Interagiscono fra di loro?
    3) Se interagiscono, parlano di qualcosa che non siano gli uomini?
Va da sé che se la risposta non è sì a tutte e tre le domande il film può essere considerato di stampo “maschilista”. Ovviamente non è che ogni pellicola che risulta negativa al test è stata scritto, diretta e prodotta da maschilisti; semplicemente, come già detto, il forte ruolo dell’uomo nella società si ripercuote anche laddove ci dovrebbe essere più libertà in questo senso.
La lista di film che non hanno passato il test è chilometrica, bechdeltest.com è il sito adibito a proporre una rassegna piuttosto ampia di film affiancati da un simbolo (con tanto di legenda) che ne identifica il grado di “feminist friendly”.

mercoledì 21 luglio 2010

Spotorama #2: Ossa ossa alla riscossa

Il video ve lo devo linkare, l'unica versione originale è sul canale creato apposta dalla Danone, e l'incorporamento lo hanno vietato, sigh! Eccolo: http://www.youtube.com/watch?v=dNcJxRr3Geo&feature=related

Bene, allora… prima di tutto, vedendo questo spot, la prima domanda che uno si pone è: cosa c’incastra che in un alimentari una tipa si gira dal nulla, ad altre due chiedendo loro se sono sicure di assumere abbastanza calcio?!
Sullo sfondo un bancone degli affettati con un macellaio della domenica intento a servire una signora. Mentre la nostra attenzione viene catturata da una truccatissima Stefania Sandrelli che, con tono piagnucolante, rivolge la domanda di cui sopra ad altre due coetanee, probabilmente sconosciute, le due donne rispondono con fiera sicurezza di assumere abbastanza calcio – in una situazione reale, ovviamente, sarebbe partiti una serie di inni alla privacy della serie “ahomachecacchiovòilimortaccituaedetusorella!” – ma la Sandrelli le spiazza, richiamando a bordo schermo una grafica che ci umilia brutalmente le due casalinghe, mostrando loro che nonostante il latte e il cacio la loro dose di calcio nelle ossa non è sufficiente! Allorché la Sandrelli sfodera un vasettino di Danaos da uno scaffale che ne è pieno… e via con la musica!
Intanto delle scritte in sovraimpressione ci informano che ok, sì, il Danaos è fico però devi anche stare a dieta, andare a correre, non fumare, non bere e bla bla bla.
Verosimilmente le tre donne ne aprono un vasetto a testa e se lo sbrodolano lì sul posto, apprezzandone il gusto. Dopodiché il macellaio di prima, che intanto è diventata una donna, corona il tutto con una battuta originale quanto la trama di Avatar.

sabato 10 luglio 2010

Apprezzamenti

Potrei avere un'idea su chi sia l'autore di tutto questo, ed in quel caso sarei propenso ad optare per l'ipotesi "scherzo", ma se così non fosse, io, giuro, ADORO QUESTE COSE!!!

giovedì 8 luglio 2010

Art Session: Graffiti Technica

I graffiti sono quella cosa tanto odiata dai benpensanti. Scritte più o meno belle, più o meno incasinate, più o meno artistiche che rovinano i muri delle città, danno un senso di squallore e bla bla bla bla. Non siamo qui per entrare nel merito...
Quello di cui volevo trattare è questo tipo, di cui non sono riuscito a reperire il nome vero, che risponde allo pseudonimo di Graffiti Technica: un personaggio che unisce lo stile della street art e la modellazione 3D per creare immagini e video. E' inutile stare a fare una descrizione dei risultati... guardate coi vostri occhi!!!

Il suo sito: graffititechnica.com/index.html



Graffiti Technica reel from Graffiti Technica on Vimeo.

Niu èntri!

Gentili lettori, gentili lettrici, sono lieto di annunciarvi che questo blog non sarà più egocentrico (nel senso “gestito interamente da me”) ma da oggi c’è un nuovo collaboratore.
Dopo il cambio dell’url di ieri, ho pensato anche di invitare qualche altro amico, compagno, conoscente, sconosciuto, a scrivere su questo spazietto.
Il primo a cui ho rivolto il mio pensiero è stato tale Gus (alias Gabriele), già mio collega su Il cattivo, il Brutto, il Buono nonché mio amico da diverse estati.
Del resto il titolo del blog inneggia alla casualità nel suo senso più ampio, tradotto sarebbe “qui chiunque può scrivere qualunque cosa”… più o meno…

mercoledì 7 luglio 2010

Il blog cambia url!

Ebbene sì, sono passata da un troppo personale "chappino.blogspot.com" ad un più specifico ma generico sceltecasuali.blogspot.com

Art Session: Glenn Jones

Stamani sono in vena di post!
Non si parla qui del Glenn Jones cantante soul, ma di un suo omonimo neo zelandese che fa il grafico/illustratore ed è assolutamente geniale!!! Ne sono venuto a conoscenza cercando non ricordo cosa su Google e trovando il suo sito sul quale si possono ordinare magliette ed altri ninnoli con le sue grafiche. Eccovi i link e, sotto, alcuni esempi di quello che questo tizio produce!

Il suo sito: glennz.co.nz
Il sito dove ordinare le magliette: store.glennz.com (andate anche nella sezione "votes", ci sono altre chicce che si possono votare e quindi candidarle alla stampa su maglietta!)



P.S. Quest'ultima l'ha ordinata anche il sottoscritto!!!

La dimostrazione del fatto che si possano fare diagrammi su qualsiasi cosa!

In mancanza di argomenti bisogna arrangiarsi. Poi oh, “scelte casuali, casualità scelte”, quale miglior titolo potevo dare a questo blog per giustificare qualsiasi cosa io posti?
Bene, oggi è il turno di GraphJam, un sito che raccoglie migliaia di diagrammi e schemi su qualunque cosa. Se non avete voglia di cliccare sul link ve ne metto sotto alcune che ho raccolto fra le più recenti… e mi sbatto anche per tradurle!
 
Come reagire in un emergenza
- aggiornare il proprio status su Facebook
- mandare un messaggio su Twitter
- usare la videocamera del telefonino per fare un video da mettere su YouTube
- chiamare i servizi d'emergenza

Come mi comporto quando non riesco a passare un livello in un videogioco
- smetto di giocare
- gioco ad un altro gioco
- porovo una strategia diversa
- divento pazzo, impreco e tiro il joystick
- faccio la stessa identica cosa per le 2 ore successive e m'inc***o sempre di più finché non funziona

Il paradosso del telefono
Persone che mi chiamano - Persone con cui voglio parlare

Cosa fanno gli elicotteri nei film d'azione
- esplodono

Motivi per cui la gente vuole un Mac
- SO Unix
- nuovo processore Intel Nehalem
- meno crash
- gorssa capacità di realizzare opere multimediali
- meno virus
- ODDIO QUANT'E' CARINO!!!!

Per cosa uso il mio Zippo
- accendere le sigarette
- click, clack! click, clack!

Quando provo a cercare la risposta ad una domanda
- digiti la domanda su Yahoo Answers
- Yahoo mi dice che non ci sono risposte alla mia domanda
- digiti la domanda su Google
- (Google) ti porta alla stessa identica domanda su Yahoo Answers

Cosa imparano i bambini da Cenerentola
- una pirincipessa può venire da ogni posto
- dovrei essere grato per ciò che ho
- dovrei sempre essere me stesso
- è brutto quando i tuoi genitori muoiono
- le ragazze bione e carine ottengono sempre ciò che vogliono e le persone brutte sono cattive

...e infine una chicca!
Temi scientifici che i fan dei Pink Floyd comprendono
- E=mc²
- Gravità
- tettonica delle placche
- evoluzione
- botanica
- spettro della luce

giovedì 1 luglio 2010

A propos de la musique commercial

Avevo quasi perso le speranze di poter riaprire questa pagina cliccando su “nuovo post”, ed invece eccomi qui! Eh, oh, quando mancano gli argomenti…

Qualcuno di voi conosce Pronti al Peggio? È un sito dove l’argomento principale è la cosiddetta “musica indie italiana”. Qualche volta capita che fra i vari lettori (o sarebbe meglio dire “guardascoltatori”) del sito scoppino delle vere e proprie risse virtuali per difendere o infamare personaggi più o meno noti che a loro volta difendono o infamano la musica più o meno commerciale.
Ora, tutto questo per me è solo uno spunto per dire quanto segue: la musica commerciale esiste fino a quando hai 16 anni, crescendo, se continui a interessarti della cosa, inizi a renderti conto che la distinzione non è più tanto tra commerciale o non commerciale, tra roba per intenditori o roba per le masse di quindicenni con la maglietta di Twilight e Ray Mysterio (che poi… esiste ancora?). È vero, esistono pezzi che sono più facilmente ascoltabili – ed ascoltati quindi da svariate persone – e pezzi che hanno bisogno di un certo gusto personale e di una, chiamiamola così, cultura musicale per essere digeriti. Il problema non è tanto il fatto di criticare una canzone se l’ascolta qualcun altro oltre a te e a qualche tuo amico di Myspace: il problema sta nella qualità! Invece di dire che quel pezzo è commercialefaschifolascoltatroppagenteladygagaprimaeraunuomo, soffermiamoci a capire se una determinata canzone è un prodotto qualitativamente alto o meno. Su cosa bisogna basarla questa valutazione? È difficile da dire, i fattori sono molteplici, io stesso (che comunque sono un ascoltatore assiduo, spazio tra molti generi diversi e mi diletto a suonare in un gruppo – insomma, ritengo di intendermene giusto un po’ di più della celebre casalinga di Voghera) avrei difficoltà a trovarli tutti. Sicuramente c’è l’originalità della musica: un musicista bravo non è uno che sa fare virtuosismi impossibili, ma una persona che riesce a comporre e trovare cose che nessun’altro riesce a trovare (vedi Elio e le Storie Tese, che oltre ad essere dei musicisti eccelsi, hanno una capacità compositiva ed un genio fuori del normale). Poi, nel caso ci sia, bisogna anche vedere la qualità del testo (vedi Fabrio De André, Franco Battiato… non vedere assolutamente Gigi D’Alessio, per essere banali). C’è da vedere quanto una canzone riesca a coinvolgere l’ascoltatore; ok, quest’ultima è una cosa che risponde anche molto al gusto personale, ma per il resto… non ci vuole molto per capire che i Tokio Hotel od i Lost sono idolatrati perché sono tutti dei figoni con più lacca che capelli, prima di essere dei musicisti.
Insomma, per concludere, non mi sembra che i Pink Floyd siano mai stati un gruppo di nicchia.

P.S. Mi fanno notare che servivo proprio io per dire questo! No, lo so, però avevo qualcosa da dire, e poi sembra che a molte persone che certe cose dovrebbero averle chiare, a volte sfuggano! Cheers!