sabato 25 settembre 2010

"Della cultura non si dà ricetta: ma, poiché la cultura non è l'erudizione, cultura diviene solo quella che, entrando a far parte della conoscenza, accresce la coscienza." 
[C. Brandi]

mercoledì 22 settembre 2010

Citazioni #2: Woody Allen

Ci sarebbe tanto di cui parlare su un personaggio come Woody Allen.
Le sue frasi – che snocciola nei film, nelle interviste, o qualsiasi altra volta in cui si dia possibilità al suo cervello di esprimersi attraverso la sua bocca – spesso introducono temi assolutamente profondi, per poi risolversi in modo beffardo e dissacrante.
Ce n’è per tutti; dall’amore alla religione, dalla vita alla morte… tutte opinioni condivisibili o meno, ma tutte assolutamente geniali e degne i nota!
P.S. È estremamente pessimista!!!


Il mondo sta rimanendo senza geni... Einstein è morto, Beethoven è diventato sordo... e io incomincio a non sentirmi bene.

È importante l'amore, ma anche il colesterolo

Sono agnostico, ma credo un po' anche all'ateismo.

Il mio dottore dice che facendo le scale a piedi si guadagnano minuti di vita. Rampa dopo rampa ho guadagnato due settimane, durante le quali pioverà sempre...

Sono sfortunatissimo al gioco. Penso di essere l'unico al mondo cui capita una mano al poker con cinque carte e nemmeno due dello stesso seme.

La maturità di una persona non si misura dall'età ma dal modo in cui reagisce svegliandosi in pieno centro in mutande.

La psicanalisi è un mito tenuto vivo dall'industria dei divani.

I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale.

Quando ero piccolo i miei genitori mi volevano talmente bene che mi misero nella culla un orsacchiotto. Vivo.

Quand'ero piccolo i miei genitori hanno cambiato casa una decina di volte. Ma io sono sempre riuscito a trovarli.

Quando ero piccolo, mia madre mi diceva sempre: "Se uno sconosciuto ti avvicina, ti offre caramelle e ti invita a salire in macchina con lui, vacci!".

Ho una gran voglia di uccidermi, ma ho talmente tanti problemi che non sarebbe una soluzione.

In un momento tutto il film della mia vita mi è ripassato davanti agli occhi. E io non ero nel cast!

Si vive una sola volta. E qualcuno neanche una.

La vita è un caos con poche oasi e qualche momento comico.

Ho una concezione molto pessimistica, io, della vita. Io ritengo che la vita sia divisa in due categorie: l'orribile e il miserrimo. Sono queste le due categorie. Orribile sarebbero i casi più gravi, mi spiego? Tutti i ciechi, gli storpi e così via. Miserrimo sono tutti gli altri.

La vita é sostanzialmente tragica: ma qualche volta riesce ad essere meravigliosa.

venerdì 17 settembre 2010

Citazioni #1: Charles Bukowski

Iniziamo un’altra “rubrica” (???). Quella delle citazioni famose. Cioè, di citazioni ogni tanto ne infilo, ma voglio proprio prendere un personaggio di volta in volta e scrivere alcune tra le frasi che più ritengo interessanti. Inoltre mi sento sempre un emerito imbecille quando faccio tutte queste introduzioni inutili alle novità, quindi basta con le menate e via!
Si parte con uno dei miei autori preferiti: un alcolizzato dalla dubbia moralità che non mi sentirei di eleggere a maestro di vita, uno le cui scelte non sono sempre condivisibili, ma uno che, a suo modo, della vita aveva capito molto. Charles Bukowski.


La differenza fra una democrazia e una dittatura è che in una democrazia prima voti e poi ordini; in una dittatura non devi perdere tempo a votare.

Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce abbastanza bene.

Credo che non viaggerò mai più. Viaggiare non è altro che una seccatura: di problemi ce ne sono sempre più che a sufficienza dove sei.

Il genio è un uomo capace di dire cose profonde in modo semplice.

Che differenza c'è tra poesia e prosa? La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel po'.

Il codardo prevede il futuro, il coraggioso non ha alcuna immaginazione.

I soldi sono una cosa seria. Qualcuno è convinto persino che parlino.

Passai accanto a duecento persone e non riuscii a vedere un solo essere umano.

Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle.

Se mai dovessi parlare di amore e di stelle... uccidetemi!

La gente è strana: si infastidisce sempre per cose banali, e poi dei problemi gravi come il totale spreco della propria esistenza, sembra accorgersene a stento.

Non cerco mai di migliorarmi o di imparare qualcosa, rimango esattamente come sono. Non sono uno che impara, sono uno che evita. Non ho voglia di imparare, mi sento perfettamente normale nel mio mondo pazzo; non voglio diventare come gli altri.

I poveri ti guardano come un essere umano perché conoscono la vita.

Godo nel minacciare il sole con una pistola ad acqua.

L'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino.

Qual é la differenza fra un tizio che sta in galera e il tizio qualunque che incontri per strada? Il tizio che sta in galera é un perdente che ci ha provato.

A volta ho la sensazione di essere solo al mondo. Altre volte lo so di sicuro.

La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto.

giovedì 16 settembre 2010

A volte ritornano #1

"Ho cancellato un vecchio e pateticissimo blog che tenevo per scrivere pensieri e robe molto tristi ed ho partorito questo, per scrivere cose ugualmente tristi... forse."
Questo blog inizia così, nel senso che il primo post inizia con queste parole. Però, da buon nostalgico, ho conservato le cose che avevo scritto nel blog (quante volte l'ho già detto "blog"?) e le risfodererò, quando capita.
Tenete presente che ero un giovane emo che non si vestiva da emo.

giovedì 10 gennaio 2008
Piazza dei Cavalieri sembra più grande quando è nuvoloso
14.06, esco da scuola e attraverso Piazza dei Cavalieri.
il grigioazzurrochiaro del cielo cancella le ombre, rende infiniti gli oggetti. sembra tutto più grande quando è nuvoloso, quando il sole sembra essere una figura evanescente dietro a quella commistione di vapore, fumo e sostanze chimiche.
una ragazza eccentrica, con un giacchettino giallo canarino accesissimo, mi passa accanto leggendo qualcosa che mi piace pensare fosse un copione e io penso "bello essere così eccentrici".
mi dirigo verso la fermata e attraverso i vicoli che rimangono tra Piazza dei Cavalieri e Piazza Santa Caterina.
le mattonelle grigie, il cielo grigio, le persone grigie. persino i vicoli con questo cielo sembrano più larghi.
i miei pensieri sono fermi, non vago molto... penso solo al capodanno che ho appena passato, alle ore di sonno che devo recuperare e al fatto che ultimamente sto prendendo tutto molto meglio.

mercoledì 15 settembre 2010

Del mutamento

In un percorso (artistico e non) ci dev’essere per forza un cambiamento costante.
Che sia un’evoluzione o una devoluzione, che si migliori o si peggiori, il mutamento dev’essere lo scopo principale. Più importante della meta finale, che anzi dovrebbe essere la cosa meno fondamentale.
L’obiettivo deve’essere un costante work in progress, e non un fine.
Se, trovato un risultato più o meno soddisfacente, si continua a mantenere quella rotta, allora tutto finirà per atrofizzarsi, accartocciarsi su sé stesso. Fino all’implosione a all’annullamento.
A costo di sperimentare forme nuove ed incomprensibili, a costo di non piacere più agli altri, evolviamoci!

giovedì 9 settembre 2010

Suonavamo perché l'Oceano è grande, e fa paura, suonavamo perché la gente non sentisse passare il tempo, e si dimenticasse dov'era, e chi era. Suonavamo per farli ballare, perché se balli non puoi morire, e ti senti Dio. E suonavamo il ragtime, perché è la musica su cui Dio balla, quando nessuno lo vede.
Su cui Dio ballava, se solo era negro.
[Alessandro Baricco, "Novecento"]

lunedì 6 settembre 2010

Elio ed il "fattore X"

Orbene, questo blog dev’essere tenuto vivo, e qualche argomento per farlo lo devo trovare (che poi è un altro modo per dire la stessa cosa che dico quando non scrivo per un po’ di tempo…). L’argomento oggi l’ho trovato, e provo a snocciolare la questione.

Tra le fila di chi ascolta la musica gggiusta s’è fatto un gran discorrere sulla partecipazione di Elio (al secolo Stefano Belisari) come giudice ad X-Factor, Rai Due.
Leggiucchiando i vari commenti alla notizia rilasciata sul sito ufficiale si evince che, com’è giusto che sia, ci sono gli estremisti totalmente contrari, gli estremisti totalmente entusiasti della cosa e i mediani.
Frase tipo degli estremisti totalmente contrari: “non comprerò mai più i suoi dischi, si è dimostrato incoerente.”
Frase tipo degli estremisti totalmente entusiasti: “è un professionista, apporta qualità al programma.”
Io mi ritengo un mediano sulla questione. Seguo gli Elio e le Storie Tese da qualche tempo, conosco abbastanza opere e gesta per poter affermare che: come musicisti sono tutti dei mostri sacri, senza considerare la loro smisurata genialità; come gente, almeno nella vita pubblica, sono tutte persone per bene; quando hanno partecipato a trasmissioni televisive anche su grande scala, hanno sempre fatto cose qualitativamente ottime, senza mai scadere nel banale.
La cosa strana qual è? Elio che si presta al ruolo di giudice in una trasmissione televisiva che, sinceramente, non so quanto abbia di onesto ed autentico. Elio che accetta di fare la parte del critico che può stroncare o elogiare i partecipanti di una gara artistica (Battiato, seppur invitato dal suo amico Morgan, disse che non avrebbe mai partecipato ad X-Factor, come ospite, perché odia le competizioni).
Quello che posso affermare con sicurezza è che, esattamente come Morgan, in quanto a cultura musicale e non, Elio è uno che va lasciato stare. Se non altro, dispensando giudizi sinceri e liberi dagli schemi televisivi, non può che portare una ventata di qualità al programma. Piccola parentesi: anche gli altri due giudici non sono mica degli idioti: Ruggeri fa musica da una vita e la Maionchi se è dove è non può essere di certo una mentecatta. Il fatto che poi ci pensi la moglie di Gigi D’Alessio a rovinare il tutto è un’altra questione.
Va bene, forse il fatto che “qualche euro” in più nella busta paga porti una persona di un certo livello a rinnegare parte dei suoi ideali è condivisibile o meno. Mi vengono in mente i Ministri: Davide (cantante e bassista) affermò che il gruppo non sarebbe mai passato ad una major; poi firmarono un contratto con Universal e tutti a dire BUUUUUUU!, però l’album che hanno tirato fuori, almeno qualitativamente, era nettamente superiore al primo.
Per quanto riguarda l’aderire ad un sistema come quello della Rai per una maggiore visibilità, sinceramente, non ci vedo nulla di male. Basta co’ ‘sta storia della musica di nicchia!
In conclusione: Elio come giudice ad X-Factor, ok, forse non è il massimo, ma c’è di peggio nella vita. Non per questo bisogna rinnegare grandi prodotti musicali passati e futuri.