giovedì 2 aprile 2009

"Tizio è un farabutto"

"Il problema è linguistico.
La colpa è di chi dice un po'. La colpa di tutto, intendo. Ci ho pensato a lungo e non ho più dubbi.
Un po' è usatissimo, da chiunque, comunque e dovunque. Fateci caso.
Dietro l'apparenza di moderazione che sembrerebbe esprimere addirittura equilibrio e saggezza, nasconde invece mediocrità e qualunquismo.
È triste come l'insopportabile e inqualificabile, oltre che inesistente in natura, "attimino". Diminutivi dell'impossibile accompagnati da sorrisi conciliatori.
Sono stanco di conciliare.
Esempio: si costruisce un orrendo caseggiato in un centro storico? Si dirà "è un po' fuori luogo". Ma non è così: fa schifo, è brutto, non lo voglio, fa cagare!
Il tuo compagno di banco non riesce nemmeno a coniugare i verbi in italiano? Non è un po' confuso: è un ignorante. Forse un idiota. Sarà il tempo a dircelo.
Guidi dopo esserti fatto le canne o impasticcato? Non sei un po' imprudente: sei uno stronzo e un potenziale assassino.
Come si vede, la colpa è solo e sempre di un po'.
E così se qualcuno dichiara guerra per esportare la democrazia, si dirà che è un po' un controsenso.
E invece è una vergogna, un'infamia, una insopportabile ingiustizia che ci si ritorcerà contro.
Un tizio viene indagato per un milione di reati con prove schiaccianti e inconfutabili? Si troverà che i giudici sono un un po' intransigenti, un po' comunisti o un po' fascisti o un po' quel che volete. Ma non è così: più semplicemente il tizio è un farabutto.
E se un ministro, un presidente, un politico, un cardinale, un imperatore, un monarca dicesse che i negri sono tutti ladri, i musulmani incivili e gli arabi perlopiù terroristi, troverete facilmente chi osserverà che le espressioni usate sono un po' colorite. Non sono colorite. Trattasi banalmente di fascista e razzista.
Le parole sono parole e non sono un po' parole. I principi sono principi e non sono un po' principi.
Liberiamoci di un po' totalmente e non in parte. Liberiamo le parole e adoperiamole al meglio. Qualunque vicenda ci apparirà più semplice e chiara.
Starò diventando vecchio e di nuovo intransigente come un adolescente? Può darsi.
Ma mi sento meglio. Non un po' meglio. Molto meglio."
[Fabio Fazio, tratto da Smemoranda '07]

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