venerdì 12 ottobre 2012

Regole (o consigli) generali per fare delle foto che rasentino almeno la decenza.

Esempio di foto brutta
Oggi chiunque ha una macchina fotografica, e questo è legittimo. Il problema è che molte delle persone che posseggono una macchina fotografica (specie se reflex) si credono dei novelli Cartier Bresson.
La mia esperienza tecnica ed estetica nel campo della fotografia non fa di me un fotografo (qualche commento e qualche “Mi piace” sotto foto più o meno riuscite non mi rende un professionista), ma penso di avere abbastanza buon senso – neanche gusto, perché qui si tratta di buon senso – per capire quando una foto è ben fatta o meno.
Per inciso, non sto parlando di quelle che vengono comunemente definite “foto artistiche”, ma la lista che segue, contiene una serie di suggerimenti atti a rendere migliori le foto che uno fa in vacanza, al figlio appena nato, in pizzeria o a gruppi di persone prima, durante o dopo le esperienze più diverse. 
Ovviamente sono regole generali e non tengono conto dei casi particolari. Mi baso solo su ciò che vedo uscire da alcune compatte dopo le classiche gite fuori porta. Sono dei consigli, più che altro, da considerare validi in condizioni di “Che bello questo momento, voglio scattare una foto!”. Quella foto può essere un bel ricordo… oppure può farvi rimpiangere di averla scattata.

Non sta scritto da nessunissima parte che il soggetto delle foto debba stare nel centro della foto. Tutt’altro: per una questione di armonia e bilanciamento, in molti casi è opportuno che il soggetto principale della foto, venga decentrato, cercando di bilanciarlo con ciò che lo circonda.

Se fotografate una, due, quindici o centro persone in gruppo, toglietevi dalla testa la radicata convinzione che le facce debbano stare nel centro della fotografia.
Fra le varie cose che mi causano nausea, c’è il vedere fotografie dove sono tagliate le punte dei piedi, ma ci sono 4 metri di parete retrostante, completamente inutili.
Se fate uno scatto a figura intera e l’unico soggetto della foto è una persona, fate sì che la testa e i piedi di quest’ultima siano equidistanti dal margine superiore e inferiore della foto.
Idem se fate un mezzo busto o quant’altro… la testa non deve stare nel centro!

Le foto storte non sono più belle solo perché sono sorte. Ci vuole criterio anche per fare una foto storta.

Il flash è il miglior amico delle foto brutte. Primo: schiarisce le figure in primo piano e scurisce lo sfondo. Secondo: proietta quelle oscene ombre giganti.
Se è possibile, cercate di aumentare la sensibilità ISO della vostra macchina fotografica, o i tempi di esposizione, così che possiate tenere a riposo il flash anche in situazioni di luce scarsa o artificiale.

Lo zoom appiattisce la prospettiva, per quanto possibile evitatelo come fosse varicella.

Se fotografate più elementi insieme (esempio, figura umana e sfondo naturale o urbano), cercate sempre di dare il giusto spazio e il giusto peso a tutto.

Oggi molti software ci permettono di modificare le foto, specie in tonalità e colorazione. Anche lì è sempre bene essere parsimoniosi con color correction e luminosità/contrasto. Se si osa troppo, avremo come risultato delle discrete pacchianate, e non delle foto carine.

Un ultimo consiglio sulla quantità, più che sulla qualità. Con l’avvento del digitale non c’è più il problema del rullino con gli scatti limitati. Questo è un bene e un male. Tornando da una vacanza ci si ritrova con decine di “doppioni” che poi tocca eliminare a mano… oppure lasciare a occupare l’hard disk inutilmente. Visto che prevenire è meglio che curare, evitate di scattare foto ogni singolo secondo, ma cercate di scegliere bene i momenti che meritano di essere immortalati.  

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