sabato 6 marzo 2010

Miscellanea marzolina

Quella volta andavamo in giro e sparavamo a tutti quelli che non avrebbero potuto prenderci.
Quella volta ridevamo della nostra stupidità e pensavamo a quanto fosse poi triste la nostra vita.
Quella volta ci guardavamo intorno con molti sospetti, le facce degli altri ci sembravano dei bersagli in movimento e non avevamo idea di come potercene liberare. Ce ne stavamo lì a guardar passare le macchine e a respirare il loro fumo, troppo ingenui per renderci conto che sarebbe stato così facile distogliere lo sguardo.
Quella volta ci trovammo a fumare ossigeno e ad aver paura di essere arrestati. Ci guardavamo in faccia e per un attimo avemmo la sensazione di essere noi i nemici di noi stessi. Ci guardavamo le mani e vedevamo che gocciolavano. Alla fine uno spera sempre che non sia sangue.
Quella volta non era una delle migliori volte della mia vita, però non stavo male. In mezzo a tutti le nostre incertezze sorridevamo.
Quella volta ci sentivamo vivi da morire.



È la solita vecchia storia: i blog iniziano a marcire perché i blogger non sanno più cosa scriverci sopra. Sarà che quel poco che scrivo per la rete, ultimamente, è destinato tutto all’altro blog linkato nel post precedente (ed in caso ve lo foste perso cliccate subito!).
E così tengo acceso Messenger, ogni tanto mi collego su Facebook ma non prendo alcuna iniziativa. Ho iniziato, già da un po’, a disconoscere questi ultimi come veri e proprio mezzi di comunicazione. Proprio ieri sera dicevo ad un’amica che l’unico uso utile della chat in questo momento è quello di mettermi d’accordo col gruppo per le prove, e qualche chiacchiera priva di senso con contatti più o meno amici. È raro che usi l’omino verde per interagire con un altro omino verde in modo produttivo.
La realtà è che ci stiamo atrofizzando.
Forse è questo che volavano dirci i fratelli Wachowski quando hanno girato Matrix, le macchina che tengono in vita l’uomo… forse non è proprio un’utopia! Mh!
E mentre aspetto con impazienza l’ultima e definitiva puntata di Lost continuo a compilare moduli SIAE, fare il pendolare per Firenze e scordarmi di pensieri più o meno filosofico-geniali che dovrei appuntarmi subito! Me misero, me tapino.
Oggi c’è il sole, è una gran bella giornata. L’ideale per chiudersi in una cantina a suonare il proprio strumento ed azzardare una cover di Karma Police, dei Radiohead!
Saluti più o meno distinti.

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