giovedì 11 novembre 2010

Cinepanettowned

Quando la coppia Boldi / De Sica si sciolse pensai che finalmente non avremmo mai più visto trailer con le stesse battute, le stesse scene, le stesse mosse, le stesse facce e le stesse canzoni del momento che vedevamo da 15 anni. Mi fermo ai trailer perché grazie al cielo mai sono andato a sedermi in una sala dove proiettassero un loro film. Solo una volta, per democratica votazione, dovetti assistere ad una visione, a casa di amici. Credo fosse Natale sul Nilo.
Vabè, dicevo, le speranze che questo supplizio fosse giunto al termine erano tante… ma tante! E invece no! NO!!! I due non si sono rinchiusi in una stanza, guardandosi allo specchio, frustandosi da soli rimpiangendo il modo in cui hanno sprecato le loro carriere… no!
Dal Natale 2006, non abbiamo più un film di Boldi e De Sica, ma un film di Boldi ed uno di De Sica!
Cadendo sul banale si può dire che tutto questo rispecchia la nostra società. L’italiano medio non ha lo sbattimento di guardarsi non dico i film intellettuali, ma almeno i film intelligenti… no! L’italiano medio vuole la commediola leggera: un paio di battute a sfondo sessuale, quelle due o tre gag che erano vecchie persino per i Lumière, qualche donnina nuda posizionata a tot minuti una dall’altra e via che la serata cinema è ben giocata. Quindi il nostro governo quando deve finanziare la cultura, quando dovrà scucire i soldi per il cinema, a chi darà la grana? All’ultimo film sulla condizione dell’uomo nell’alienante società moderna, oppure al cosiddetto “cinepanettone” che farà fare un sacco di soldi al botteghino? Va da sé… È un circolo vizioso praticamente…
Stando a questo discorso si può dedurre che alla fine la colpa non è solo ed esclusivamente di registi ed attori che stanno dietro a queste bestemmie cinematografiche, ma la colpa è di chi va a vederle! Ci sono due modi di fare arte (nel più ampio senso del termine): uno è quello di esprimere, comunicare, sbattere una realtà in faccia al pubblico e aiutarlo a fargli comprendere una cosa; l’altro metodo è quello adottato dai signori di cui sopra, ovvero dare al pubblico quello che vuole! Se nel 2015 le statistiche dimostreranno che il pubblico vuole vedere i film dove si mangia il catrame in salsa di soia, Massimo Boldi e Belen Rodriguez (ormai gemella siamese di De Sica) passeranno un simpatico Natale alla ricerca di catrame e salsa di soia!
Mi dilungo su questo argomento e dico anche inutilità per il semplice fatto che la cosa mi irrita quasi di più delle uscite dell’attuale premier.
Sarei curioso, in un futuro, di vedere titoli come Natale in Nigeria, Natale nei meandri della dittatura cinese… 

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