lunedì 7 marzo 2011

Meganoidi

Perché fare un post sui Meganoidi? Perché mi piacciono e trovo che siano una delle proposte più interessanti in Italia, almeno per quelli a cui piace il genere.
Dei Meganoidi non si può dire certo che siano un gruppo che fa “sempre la stessa roba”, ma sono un lampante esempio di come una band possa evolversi, mutare.

BIOGRAFIA:

La storia del gruppo inizia a Genova, nel 1997; al completo della formazione sono sette elementi, contando fiati e percussioni. Appoggiati da alcuni centri sociali genovesi si fanno conoscere con una frequente attività live. All’inizio del 2000 nasce il progetto Green Fog: studio di registrazione e casa discografica interamente gestita dalla band, da dove verranno sfornati quasi tutti i loro album.
Ascoltando la loro discografia in ordine cronologico è palese come ci sia stato un cambiamento radicale nel tipo di genere e quindi, in tutto ciò che ne consegue (suoni, testi, approccio). Dagli esordi ska-punk ad un progressive rock cupo e profondo, la musica dei Meganoidi si evoluta lentamente, seguendo un filo conduttore ben preciso.
Dopo varie modifiche alla formazione, attualmente la band conta sei elementi (più un chitarrista che però non segue il gruppo sul palco).

DISCOGRAFIA:

Supereroi vs. Municipale - EP (1998)

La prima demo del gruppo; 5 brani che gettano le basi per quello che è il loro genere ed i temi che sono interessati a trattare. Fortissima la componente ska e altrettante rilevante il contenuto profondamente anti-sociale delle parole (difatti l’EP contiene un brano dal titolo Antisocial Ska). Il disco contiene inoltre Supereroi e Meganoidi, brani che verranno inseriti anche nel primo album e che renderanno la band famosa in tutta Italia.

1. Supereroi
2. Il nostro banchetto
3. Meganoidi
4. Antisocial ska
5. Zero

Into the Darkness, Into the Moda (2000)

Il primo album del gruppo genovese, sonorità un po’ più punk-rock, ma con una predominante sempre ska. Concettualmente quest’album non si distacca più di tanto dall’EP che lo precede, ma trova qualche spazio anche per altri temi. Dall’album sono stati tratti anche dei videoclip che hanno dato alla band una discreta popolarità.

1. Intro
2. Into the Darkness
3. New Enemy
4. Do You Believe
5. King of Ska?
6. Wasteland
7. Meganoidi
8. Nazigoliarda
9. Love Song
10. Springtime
11. One Man Band
12. The Main Line
13. Supereroi

Outside the Loop, Stupendo Sensation (2003)

Quest’album esce dopo il G8, tenutosi a Genova nel 2001. I fatti accaduti durante l’evento hanno sicuramente influenzato il gruppo. Difatti le sonorità di quest’album, pur mantenendo una forte componenente ska, risultano meno allegre e meno “leggere”, si fa spazio un suono più riflessivo, anche arrabbiato, a volte; le chitarre si fanno più distorte, la voce si fa più cattiva e con essa i testi, che diventano un po’ più profondi e, alle volte, introspettivi. Massima espressione di questa “cattiveria” è sicuramente M.R.S., il brano più spinto dell’album. Mentre la canzone più famosa, anche per chi il gruppo non l’ha mai seguto, è sicuramente Zeta Reticoli, il cui videoclip e stato passato fino allo sfinimento sui canali musicali più grossi. È il primo disco che la band produce e distribuisce dalla Green Fog Records.

1. The Beginning
2. Inside the Loop
3. For Those Who Lie Awake (Let's Go)
4. The Penguin Against Putrid Powell
5. Mr. Sullivan
6. It's Just Like
7. Seven Years Ago
8. La fine
9. 1999
10. Another Day
11. M.R.S
12. Zeta Reticoli

And Then We Met Impero - EP (2005)

Questo EP, contenente 5 brani (intitolati con le singole parole che formano il titolo del disco), è quello che segna la svolta musicale dei Meganoidi. Basta con lo ska, basta con i toni allegri; qui si va su un progressive cupo e riflessivo. All’interno della band rimangono i fiati, ma non suonano più in levare con note alte e brevi; la tromba fa suoni lunghi e gravi, quasi delle urla di dolore. Questo disco è il perfetto anello di congiunzione tra i due album nei quali è inserito.

1. And
2. The
3. We
4. Met
5. Impero

Granvanoeli (2006)

Se non ci fosse stato scritto sulla copertina, difficilmente si sarebbe potuto pensare che questo disco fosse dei Meganoidi. Anticipato dall’EP And Then We Met Impero, questo disco non ha più nulla dei Supereroi del ’98. Il suono è duro, cupo, profondo, sofferente. Il genere è il progressive rock, ma ci si possono sentire delle punte di post-rock. I testi non sono diversi dalla musica, in questo disco si parla di fiumi neri, di inverno, di pozzi di petrolio. Questo cambio netto di genere è dovuto, oltre che ad una presunta evoluzione dei membri della band, da un’influenza delle varie band che frequentano i Green Fog Studios.

1. At Dusk
2. The Millstone
3. Dai pozzi
4. Anche senza bere
5. 02:16
6. Quest'inverno
7. Ten Black Rivers
8. Nine Times Out of Ten
9. Un approdo
10. Granvanoeli

Al Posto del Fuoco (2009)

Con questo disco i Meganoidi sembrano aver ritrovato un po’ di serenità. C’è sempre della cupezza nei suoni, sono profonde le atmosfere, ma sembra che il dolore dell’album precedente sia un po’ svanito; una traccia come Mia ne è l’esempio lampante. A livello di testi la band ha forse raggiunto una sorta di completezza espressiva, grazie ad una forte carica ermetica, capace però di evocare immagini ben precise nella mente dell’ascoltatore. Che sia questo disco l’apice dell’evoluzione del gruppo genovese? 

1. Altrove
2. Aneta
3. Dighe
4. Dune
5. Scusami Las Vegas
6. Ima-Go-Go
7. Mia
8. Solo Alla Fine
9. Your Desire
10. Stormo
11. Al Posto Del Fuoco


Sito ufficiale: http://www.meganoidi.com/

Nessun commento: