lunedì 6 settembre 2010

Elio ed il "fattore X"

Orbene, questo blog dev’essere tenuto vivo, e qualche argomento per farlo lo devo trovare (che poi è un altro modo per dire la stessa cosa che dico quando non scrivo per un po’ di tempo…). L’argomento oggi l’ho trovato, e provo a snocciolare la questione.

Tra le fila di chi ascolta la musica gggiusta s’è fatto un gran discorrere sulla partecipazione di Elio (al secolo Stefano Belisari) come giudice ad X-Factor, Rai Due.
Leggiucchiando i vari commenti alla notizia rilasciata sul sito ufficiale si evince che, com’è giusto che sia, ci sono gli estremisti totalmente contrari, gli estremisti totalmente entusiasti della cosa e i mediani.
Frase tipo degli estremisti totalmente contrari: “non comprerò mai più i suoi dischi, si è dimostrato incoerente.”
Frase tipo degli estremisti totalmente entusiasti: “è un professionista, apporta qualità al programma.”
Io mi ritengo un mediano sulla questione. Seguo gli Elio e le Storie Tese da qualche tempo, conosco abbastanza opere e gesta per poter affermare che: come musicisti sono tutti dei mostri sacri, senza considerare la loro smisurata genialità; come gente, almeno nella vita pubblica, sono tutte persone per bene; quando hanno partecipato a trasmissioni televisive anche su grande scala, hanno sempre fatto cose qualitativamente ottime, senza mai scadere nel banale.
La cosa strana qual è? Elio che si presta al ruolo di giudice in una trasmissione televisiva che, sinceramente, non so quanto abbia di onesto ed autentico. Elio che accetta di fare la parte del critico che può stroncare o elogiare i partecipanti di una gara artistica (Battiato, seppur invitato dal suo amico Morgan, disse che non avrebbe mai partecipato ad X-Factor, come ospite, perché odia le competizioni).
Quello che posso affermare con sicurezza è che, esattamente come Morgan, in quanto a cultura musicale e non, Elio è uno che va lasciato stare. Se non altro, dispensando giudizi sinceri e liberi dagli schemi televisivi, non può che portare una ventata di qualità al programma. Piccola parentesi: anche gli altri due giudici non sono mica degli idioti: Ruggeri fa musica da una vita e la Maionchi se è dove è non può essere di certo una mentecatta. Il fatto che poi ci pensi la moglie di Gigi D’Alessio a rovinare il tutto è un’altra questione.
Va bene, forse il fatto che “qualche euro” in più nella busta paga porti una persona di un certo livello a rinnegare parte dei suoi ideali è condivisibile o meno. Mi vengono in mente i Ministri: Davide (cantante e bassista) affermò che il gruppo non sarebbe mai passato ad una major; poi firmarono un contratto con Universal e tutti a dire BUUUUUUU!, però l’album che hanno tirato fuori, almeno qualitativamente, era nettamente superiore al primo.
Per quanto riguarda l’aderire ad un sistema come quello della Rai per una maggiore visibilità, sinceramente, non ci vedo nulla di male. Basta co’ ‘sta storia della musica di nicchia!
In conclusione: Elio come giudice ad X-Factor, ok, forse non è il massimo, ma c’è di peggio nella vita. Non per questo bisogna rinnegare grandi prodotti musicali passati e futuri.

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